Global Strategy e Rinaldi nel concordato di Cms spa
Con il provvedimento dello scorso 6 dicembre, il Tribunale di Modena ha ammesso alla procedura di concordato preventivo in continuità per la C.M.S – Spa, azienda meccanica del comprensorio di Marano sul Panaro fondata nel 1975.
Nel procedimento, C.M.S. è assistita dallo Studio Rinaldi, quale advisor finanziario, nelle persone dei partner Paolo Rinaldi, Simone Clementelli e Alessandro Savoia e da Global Strategy, quale advisor industriale, nelle persone dei partner Antonella Negri Clementi e Marco Marinoni (nella foto).
Dopo un prima tentativo di negoziazione con le banche durata per tutto il 2016, l’ulteriore acuirsi della crisi tra la fine dello stesso anno e l’inizio del 2017 ha spinto la società a fare ricorso lo scorso aprile a una procedura di concordato preventivo al fine di preservare la continuità dell’azienda e con essa la tutela dell’occupazione ed i diritti dei propri creditori.
Grazie alla fiducia dei clienti che hanno continuato a fare riferimento alla C.M.S. – Spa, ed al sostegno, mai mancato nel corso dei mesi, dei dipendenti, dei fornitori e del ceto bancario la società è riuscita comunque a continuare ad operare con regolarità, ed allo stesso tempo è riuscita ad affrontare a gestire con le rappresentanze sindacali un accordo che ha portato e porterà alla riduzione dei livelli occupazionali ad un numero di dipendenti coerente e funzionale al nuovo piano industriale, ed allo stesso tempo a garantire e salvaguardare i posti di lavori a circa 170 dipendenti a regime.
Il Tribunale di Modena nel dare il via libera alla procedura di concordato ha nominato poi il dott. Giambattista Vignola quale commissario giudiziale.
Con il decreto di ammissione alla procedura di concordato la parola passa ora ai creditori che hanno sostenuto fino ad oggi la società e che saranno chiamati il prossimo 28 marzo 2018 a dare una propria valutazione al procedimento, ed alla proposta concordataria formulata dalla C.M.S – Spa che prevede un soddisfacimento integrale dei creditori privilegiati, ed un pagamento sino al 40% di quanto complessivamente vantato dai creditori chirografari, in funzione alle rispettive classi di appartenenza.