Intesa chiude il trimestre in calo ma conferma il dividendo per 3 miliardi
Intesa Sanpaolo chiude il primo primo trimestre del 2016 con un utile netto in calo su base annua, a 806 milioni contro 1,064 miliardi di un anno prima (-24%). Un risultato che tuttavia supera le previsioni raccolte da Reuters con cinque analisti che convergevano su 713 milioni e che consente al gruppo guidato da Carlo Messina (nella foto) di confermare l’impegno a distribuire dividendi cash per 3 miliardi di euro, anche considerando la plusvalenza netta di 895 milioni derivante dalle cessioni, già annunciate, di Setefi e Intesa Sanpaolo Card.
I coefficienti patrimoniali restano nell’intorno del 13% con il Cet1 a regime stabile al 13,1% e quello transitional in lieve flessione al 12,9%. I proventi operativi netti sono calati del 12,8%, a 4,09 miliardi rispetto a un anno prima, pur crescendo invece su base trimestrale del 10,9% (+4% escludendo i contributi al fondo di risoluzione).
Gli interessi netti mostrano poi un calo del 3,7% su base trimestrale e del 4,6% su base annua a 1,881 miliardi, mentre le commissioni sono scese a 1,713 miliardi con un calo del 10,7% rispetto all’ultimo trimestre.
Sul fronte crediti deteriorati, “a seguito dell’efficacia della gestione proattiva del credito in un contesto economico in miglioramento”, si legge nella nota, il flusso lordo di nuovi crediti deteriorati provenienti da crediti in bonis è “in forte riduzione” e registra il valore trimestrale più basso dal 2007: a 1,6 miliardi di euro nel primo trimestre 2016, in diminuzione del 23% rispetto a 2 miliardi del quarto trimestre 2015 e del 30% rispetto a 2,2 miliardi del primo trimestre 2015; scende anche lo stock di crediti deteriorati al lordo delle rettifiche di valore: dell’ 1% rispetto sia a dicembre sia a marzo 2015.