Intesa Sanpaolo riorganizza la linea manageriale
Tempo di nomine per Intesa Sanpaolo. In vista della definizione del piano di impresa, la banca guidata da Carlo Messina (nella foto) ha costituito una nuova struttura organizzativa che vede, tra l‘altro, la collocazione a più diretto riporto del ceo della funzione delle risorse umane e un rafforzamento del presidio centrale dedicato alla gestione dei costi. Inoltre, spiega la banca, gli avvicendamenti che avranno luogo nella linea manageriale di vertice avvengono nell’ottica di un progressivo rinnovamento generazionale.
Nel dettaglio, in base al nuovo assetto lasceranno il loro incarico il 31 di dicembre l‘attuale chief operating officer Eliano Lodesani, in azienda dal 1997, che sarà proposto come presidente del cda di Intesa Sanpaolo Group Services, il chief innovation officer Maurizio Montagnese, proposto anche lui come Presidente del cda di una società in via di costituzione per la valorizzazione delle attività nel campo dell‘Innovazione rivolte all’esterno del gruppo, il chief lending officer Eugenio Rossetti, che lascia l’incarico dopo 35 anni di attività aziendale, mantenendo alcuni incarichi societari nell’ambito del gruppo, e infine il responsabile della direzione centrale relazioni esterne Vittorio Meloni.
L‘incarico di chief operating officer – area focalizzata su risorse umane e organizzazione e centro di governo strategico delle dinamiche di funzionamento complessivo del gruppo, sarà assunto da Rosario Strano, attuale responsabile della direzione centrale Risorse Umane. Il ruolo di chief lending officer sarà assunto da Marco Rottigni, attuale responsabile della direzione global corporate della divisione corporate & investment banking, e Silvio Fraternali diventerà AD di Banca 5 (già Banca dei Tabaccai) società che, nell’ambito della Banca dei Territori, svolge il ruolo di Banca di prossimità, basato su una rete capillare di oltre 20.000 tabaccai convenzionati, con focalizzazione sull’“instant e easy banking”.
In base al piano, inoltre, ci saranno quattro aree di governo di nuova costituzione: a presidio dell‘innovazione, guidata da Massimo Proverbio, ex Accenture, che sarà chief IT, digital and innovation officer, per il controllo e gestione dei costi, sotto la supervisione di Alfonso Guido come chief cost management officer, per rafforzare la promozione dell‘immagine della banca, guidata da Stefano Lucchini come chief institutional affairs ed external communication officer, e infine l’area a supporto del ceo, coordinata da Paolo Bonassi come responsabile della direzione centrale strategic support.
L’evoluzione della nuova struttura organizzativa punta anche al potenziamento dell’area digitale e dell’innovazione, per una più efficace gestione delle sfide tecnologiche attuali e future; a una maggiore focalizzazione delle responsabilità e delle competenze funzionali, anche attraverso l’accorpamento di strutture a forte contiguità, oltre che a una gestione migliore dei costi e una scelta centralizzata delle risorse.