Ipo, Officina Stellare chiude book in anticipo. Advisors Ambromobiliare e Finnat

Chiuso anticipatamente il book di Officina Stellare, società specializzata nella progettazione e produzione di telescopi e strumentazione ottica e aerospaziale.
Il book, si legge in un comunicato, composto da oltre venti istituzionali, è stato chiuso una settimana prima della scadenza programmata. L’offerta ha ricevuto una domanda superiore di circa tre volte rispetto al massimo della forchetta individuata, pari a 6 euro. 
L’azienda, che ha sede a Sarcedo (Vicenza), ieri ha presentato a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione. L’offerta è finalizzata alle negoziazioni di azioni ordinarie e warrant sul mercato Aim Italia.

L’ipo prevede un flottante pari a circa il 15% (oltre l’opzione greenshoe), e avverrà integralmente in aumento di capitale.

Officina Stellare “punta a diventare una space factory riconosciuta a livello mondiale e destinerà la raccolta al supporto dei piani di crescita, organica e per linee esterne, e degli investimenti per la ricerca e l’innovazione”.

Officina Stellare è stata fondata nel 2009 da Riccardo Gianni (presidente), Giovanni Dal Lago (amministratore delegato) e Gino Bucciol (chief business development officer), ai quali si è aggiunto nel 2012 il socio e consigliere Fabio Rubeo

Nel processo di quotazione Officina Stellare è affiancata da Ambromobiliare, come advisor finanziario, e da Banca Finnat, che agisce in qualità di nomad e global coordinator, nonché di specialist e corporate broker nella successiva fase di negoziazione.

La società, inoltre, è assistita dallo studio legale Chiomenti, dallo studio Pompanin Dimai come tax advisor e da Hepteris Studio come advisor per il business plan. La società di revisione incaricata è Mazars, mentre Close to Media è consulente per la comunicazione.

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