Julius Baer punta a valorizzare Kairos e apre il capitale ai manager. Rindi nuovo ad

Il processo di vendita è terminato con un nulla di fatto e per Kairos si apre una nuova fase, sancita dalle dimissioni del ceo Fabio Bariletti – ruolo che ricopriva dall’addio del fondatore e numero uno Paolo Basilico ad aprile – sostituito ad interim da Fabrizio Rindi, già presidente di Kairos Partners Sgr, e da un rilancio che si fonderà sulla collaborazione piena tra la holding italiana e la controllante Julius Baer, che aprirà il capitale di Kairos ai manager.

Per l’asset manager svizzero, a detta del responsabile Europa di Banca Julius Baer & Co. e Presidente della società italiana, Yves Robert-Charrue, “tenere Kairos è la scelta migliore”. In conferenza stampa ha infatti spiegato: “Abbiamo completato la revisione strategica di Kairos, avevamo detto che avremmo seguito varie alternative strategiche, tra cui il disinvestimento. Abbiamo fatto i compiti a casa e abbiamo annunciato che terremo la società, siamo il migliore azionista e Kairos è un business molto buono e siamo felici di averlo”. Inoltre, ha continuato, “l’Italia è mercato strategico per Julius Baer” e per questo una presenza locale è importante.

Come noto Julius Baer aveva messo sul mercato Kairos a dicembre dell’anno scorso, affiancata da Goldman Sachs, attirando una nutrita schiera di pretendenti fra i fondi Apax Partners, Centerbridge, Altas Merchant, JC Flowers, Hellman&Friedman, ma anche Lombard Odier e Mediobanca, che sarebbe stata in pole per l’acquisizione e sul punto di fare un’offerta vincolante. Tuttavia, tutti gli interessati si sono chiamati fuori, forse a causa della complessità del business di una società come Kairos, in cui il fattore umano, cioè il ruolo degli asset manager, è fondamentale in quanto sono loro a portare in casa le masse. Lo si era visto dopo l’uscita di Basilico ad aprile e al deflusso che ne è conseguito (al 30 giugno 2019 le masse gestite da Kairos ammontano a 9 miliardi di euro) . Secondo indiscrezioni, proprio i deflussi e le uscite di asset sono stati tra i motivi che hanno convinto alcuni soggetti potenzialmente interessati all’acquisto di Kairos, per esempio Mediobanca, a farsi da parte.

Yves Robert-Charrue ha però ribadito che questo non avrebbe inciso sulla decisione di non vendere, frutto invece di una scelta precisa fatta sulla base della revisione strategica: “La vendita era una delle opzioni. Ora ci sono cose che possiamo fare meglio e che faremo grazie a una più stretta collaborazione con Julius Baer” che passerà per la creazione di prodotti in più per i clienti, un più ampio accesso ai prodotti e servizi nell’ambito di gestione patrimoniale di Julius Baer e l’implementazione tecnologica per migliorare i processi interni.

“Un passo dopo l’altro – ha detto Robert-Charrue – ci siamo conosciuti meglio, vogliamo portare il gruppo a un nuovo livello di collaborazione e garantire il massimo ai clienti”. Per questo motivo, il capitale di Kairos, ora completamente in mano a Julius Baer, sarà aperto a un certo numero di dipendenti che diventeranno azionisti di una minoranza  “significativa” oltre che partner della società. Sono ancora da definire il numero di persone che saranno coinvolte e la percentuale, ha spiegato Robert-Charrue, sottolineando che “ci stiamo lavorando”.

Un altro tassello in questo percorso è inserimento di nuovi talenti, sia junior che senior, per potenziare le attività della sgr e del wealth management, con l’obiettivo di passare dalle 150 persone attuali a 200 a stretto giro. In questo senso, Charrue non ha escluso acquisizioni ma non a breve-medio termine: “Punteremo a rafforzare la squadra andando alla ricerca di nuovi talenti, ma non abbiamo al momento all’orizzonte operazioni straordinarie”. Tra le novità attese, il lancio di un Eltif “già a ottobre”.

Quanto ai numeri, un piano strategico per la “nuova Kairos” potrà arrivare entro fine anno, come ha spiegato il nuovo ad. Poi ci saranno alcuni tasselli da sistemare, a partire proprio dalla scelta del Ceo: “Un ceo andrà trovato nel medio termine, ma la struttura attuale di Kairos soddisfa assolutamente così com’è”.

Noemi

SHARE