One Equity Partner con Mediobanca lancia un’Opa su Techedge

La società di private equity One Equity Partner, assistita da Mediobanca, ha promosso un’opa volontaria sul 100% di Techedge, società di servizi It, in accordo con alcuni azionisti della società per un corrispettivo di 5,40 euro per azione finalizzata al delisting.

Per Mediobanca ha lavorato un team composto da Filippo Lo Franco e Giuliano Palazzo.

Il corrispettivo rappresenta un premio del 7,5% rispetto alla chiusura di venerdì scorso in Borsa. Il controvalore massimo complessivo dell’offerta, in caso di integrale adesione, sarà pari a poco più di 113 milioni di euro per l’81,2% del capitale, suddiviso tra il fondatore della società Edoardo Narduzzi (1,4%), l’azionista Masada Ltd titolare del 17,4% e Techies Consulting di Jose Pablo de Pedro Rodriguez detentore dell’11,1%. Quest’ultima si è impegnata a portare i titoli in adesione all’offerta, mentre gli altri due soci, in base agli accordi, venderanno la partecipazione a One Equity Partner al di fuori dell’opa.

Techedge ha chiuso l’esercizio 2019 con ricavi consolidati pari a 206,28 milioni di euro, in crescita del 11,14% rispetto al corrispondente dato del 2018. L’ebitda è stato pari a 23,55 milioni, l’ebit a 16,25 milioni e il risultato netto a 10,51 milioni. Il risultato netto adjusted ha raggiunto quota 13,32 milioni rispetto ai 12,10 milioni registrati nel 2018. A fine 2019 la posizione finanziaria netta era negativa per 0,3 milioni.

 L’offerente, si legge nel documento di lancio dell’offerta, “intende perseguire strategie future finalizzate al rafforzamento del posizionamento competitivo del gruppo dell’emittente per poter cogliere eventuali future opportunità di sviluppo e crescita in Italia e all’estero, nonché un indirizzo strategico volto alla valorizzazione del business nel medio-lungo periodo”. In particolare, l’offerente intende sviluppare ulteriormente il potenziale di crescita del gruppo nel settore IT a supporto delle iniziative di trasformazione e innovazione digitale delle aziende clienti.

L’offerente non ha escluso di poter valutare, a sua discrezione in futuro, cogliendo le eventuali opportunità o esigenze che si dovessero manifestare, anche possibili operazioni straordinarie e/o di riorganizzazione societaria e di business, al fine di perseguire al meglio gli obiettivi di crescita e sviluppo dell’azienda sia in caso di delisting sia in caso di mancata uscita dai listini, quali ad esempio acquisizioni, cessioni, fusioni, scissioni di taluni dei rami d’azienda e/o aumenti di capitale

Noemi

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