Oxy Capital e Attestor Capital entrano col 75% del capitale in Stefanel
Attestor Capital e Oxy Capital Italia si preparano a entrare con una quota del 75% nel noto gruppo di abbigliamento Stefanel, oggi controllato dal fondatore Giuseppe Stefanel che diventerà presidente non esecutivo e avrà una quota di circa il 10% della newco che nascerà per rilanciare il marchio.
Lo si legge in un documento pubblicato sul sito di Stefanel che illustra il protocollo di intesa raggiunto tra le parti per l’operazione di salvataggio del gruppo.
Per lo storico marchio di abbigliamento di Ponte di Piave, nato come “Maglificio Piave” nel 1959 grazie all’intuizione di Carlo Stefanel, questa è la terza ristrutturazione in pochi anni e potrebbe essere quella decisiva con l’ingresso dell’investitore inglese e del fondo guidato da Stefano Visalli (nella foto), una cordata specializzata in accordi di ristrutturazione di società in stato fallimentare, secondo un modello molto diffuso negli Stati Uniti del “debtor in possession”.
L’accordo quadro firmato per la ristrutturazione dell’indebitamento prevede l’erogazione di 10 milioni di nuova finanza d’urgenza (entro il 31 luglio) da parte di Attestor per supportare le esigenze di tesoreria e la continuità aziendale e di altri 15 milioni, 12,5 dei quali garantiti dalle banche creditrici (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnp Paribas, BancoBpm, Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e per i restanti 2,5 milioni messi a disposizione da Giuseppe Stefanel. In totale si tratta di un esborso da 25 milioni.
Sul fronte del debito – al 30 gennaio Stefanel aveva un indebitamento finanziario netto di 85,4 milioni, con 8,2 milioni di disponibilità liquide e 93,7 milioni di debiti verso gli istituti – l’accordo prevede la cessione pro soluto a 1 euro da parte di alcune banche creditrici di circa 25 milioni di credito a una newco (Holdco) detenuta al 100% dai fondi. Una parte (10 milioni) sarà convertita in azioni di nuova emissione, un’altra (pari a 15 milioni) in strumenti partecipativi non quotati della società . Il resto del debito, pari a 67 milioni, sarà consolidato dalle banche in un’unica linea di credito in scadenza a fine 2022.
Come garanzia Stefanel dovrebbe dare in pegno il 100% della controllata Interfashion e il suo marchio «High» della stilista Claire Campbell.
Nel protocollo di intesa sono indicati alcuni punti chiave anche in termini di governance. In particolare il fondatore (oggi presidente e ad accanto ad Achille Mucci) sarà per almeno cinque anni presidente senza deleghe operative. Il Cda sarà composto da nove membri di cui due scelti da Giuseppe Stefanel (compresa la presidenza), due saranno amministratori indipendenti con almeno uno scelto dalle banche creditrici e gli altri cinque, tra cui l’AD, saranno indicati da Oxy e Attestor; tra i cinque ci saranno anche Visalli e Stefano Romanengo, fondatori di Oxy Capital Italia. A breve dovrebbe essere nominata la società di consulenza McKinsey come advisor.
L’operazione, che dovrà avere il via libera del tribunale di Treviso ed è subordinata all’esenzione della Consob all’Opa obbligatoria (Stefanel è una società quotata).