Pool di banche nel primo Climate action bond di Snam

Snam ha concluso con successo l’emissione del suo primo Climate Action Bond, emissione i cui proventi verranno utilizzati per finanziare e, in parte, rifinanziare i cosiddetti eligible projects come definiti nel Climate Action Bond Framework di Snam, cioè investimenti green nel biometano e nell’efficienza energetica e per il miglioramento dell’impatto ambientale delle attività del gruppo, in vista dell’obiettivo di riduzione delle nostre emissioni di metano del 25% entro il 2025.

Il bond ha un importo di 500 milioni di euro, scadenza 28 agosto 2025 e paga una cedola annua dell’1,25% con un prezzo re-offer di 99,489 (corrispondente a uno spread di 103 punti base sul mid swap di riferimento). L’emissione, rivolta agli investitori istituzionali, ha fatto registrare una domanda pari a circa 5 volte l’offerta, con un’elevata qualità e un’ampia diversificazione geografica degli investitori. Le obbligazioni rientrano nell’ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note) di Snam da 10 miliardi di euro deliberato lo scorso ottobre e saranno quotate presso la Borsa del Lussemburgo.

Il collocamento viene organizzato e diretto, in qualità di Bookrunners, da Banca IMI, Barclays, BNP Paribas, BofA Merrill Lynch, Credit Suisse, Goldman Sachs, ING, Mediobanca e MUFG. BofA Merrill Lynch ha agito in qualità di Sole Structuring Agent.

Tramite l’emissione del primo Climate Action Bond in Europa, Snam punta a consolidare il proprio ruolo nella transizione energetica in Europa, a promuovere la consapevolezza degli investitori verso le iniziative e gli investimenti ESG dell’azienda e a diversificare la propria base di investitori. Snam è stata recentemente ammessa nel Corporate Forum for Sustainable Finance, un’iniziativa di imprese europee nata con l’obiettivo di costruire una rete di scambio di idee e proposte utili per lo sviluppo della finanza sostenibile, collegata a progetti che generano un impatto positivo per l’ambiente. 

Noemi

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