Progetto Iride seleziona Neuberger Berman per gestione fondo da 216 milioni

Progetto Iride ha selezionato Neuberger Berman come interlocutore per l’affidamento della gestione del fondo da 216 milioni di euro messo in cantiere dai fondi pensione riuniti nel consorzio.

Ad esito del procedimento di selezione, si legge in un comunicato, avviato con la pubblicazione del bando il 22 marzo scorso, “la società, prima classificata, candidata per l’assegnazione del mandato ad investire in fondi di investimento alternativi (Fia) di private equity, è Neuberger Berman”.

Alla gara, svolta con l’assistenza di Prometeia Advisor Sim, “hanno partecipato venti società”.

I fondi promotori del Progetto Iride (Foncer, Fondenergia, Fondogommaplastica, Pegaso e Previmoda) hanno avviato da inizio settembre il confronto con Neuberger Berman. L’affidamento dell’incarico “dovrà avvenire tramite apposite delibere di approvazione delle convenzioni di gestione, previste per novembre, da parte dei cinque fondi partecipanti al Progetto Iride”.

L’investimento complessivo ammonterà a 216 milioni di euro e sarà focalizzato sull’Europa, “con una quota significativa in Fia che investono in imprese operanti in Italia”.

Intervenendo al convegno dedicato al mercato per i veicoli che investono in economia reale (Miv), organizzato da Borsa Italiana, Davide Squarzoni, amministratore delegato di Prometeia Advisor Sim, ha parlato di una quota di mercato italiano “speriamo superiore al 30%”.

L’investimento domestico, prosegue la nota di Progetto Iride, “per il tramite di Fia che investono in aziende italiane non quotate, il cui fatturato deriva in larga parte dall’estero, così da sostenere l’economia nazionale e al tempo stesso assicurare un’adeguata diversificazione del rischio paese”. La strategia è quella del buyout e growth; “non sono previsti investimenti in Fia focalizzati in strategie più rischiose, quali venture capital, distressed e turnaround”.

Al 31 dicembre scorso il patrimonio complessivo dei fondi consorziati in Progetto Iride ammonta a circa 6,12 miliardi di euro e gli aderenti a 166.378 unità.

L’obbiettivo dell’iniziativa, “in una fase caratterizzata da una bassa redditività prospettica, è realizzare un’ulteriore diversificazione dei portafogli e delle fonti di rendimento finalizzata a consolidare il raggiungimento degli obbiettivi previdenziali degli aderenti”.

Squarzoni ha preannunciato “altre iniziative a breve” da parte di fondi pensione e casse previdenziali, ovvero “l’aggregazione di più soggetti” al fine di creare fondi che investano in asset alternativi.

Noemi

SHARE