RAIWAY, CON IMI, CREDIT SUISSE E MEDIOBANCA IPO ENTRO NOVEMBRE

Tutto pronto per l'Ipo di Rai Way. Si aspetta solo il decreto della presidenza del Consiglio che metterà ufficialmente in moto la macchina della quotazione in Borsa della società che gestisce le infrastrutture e gli impianti di trasmissione della tv di Stato. Il debutto a Piazza Affari dovrebbe avvenire entro i primi di novembre.

A coordinare l'approdo in Borsa di una quota tra il 40% e il 49% della società sono confermate Imi, Credit Suisse e Mediobanca in qualità di joint global coordinator, affiancate da Bnp Paribas e Citi come bookrunner. L'operazione dovrebbe avere un valore compreso tra 400-450 milioni di euro.

La Rai, insieme con l'advisor Leonardo & Co, società di consulenza di proprietà di Banca Leonardo guidata da Gerardo Braggiotti (nella foto), e i legali (su legalcommunity) hanno ottenuto un incontro cn l'Authority per fare il punto della situazione e sciogliere il nodo della questione autonomia, problema principale dell'operazione. Rai Way dovrebbe infatti allentare l'eccessiva dipendenza dalla società controllante per poter sbarcare nella Borsa di Milano e avere la possibilità di fare le proprie scelte operative in maniera indipendente.

Tra le altre cose, la società dovrebbe dotarsi di una tesoreria separata, come pure di un investor relations e di un internal audit indipendenti. Nell'incontro è emersa l'intenzione dell'azienda di sostituire anche il suo unico creditore, la Rai, azionista di riferimento e al tempo stesso principale cliente (che assicura oltre l'80% dei ricavi), con un istituto di credito da selezionare tramite gara pubblica.
L'azienda guidata da Luigi Gubitosi sembra quindi decisa a far valere la sua tabella di marcia e la settimana prossima presenterà il filling alla Consob con la speranza di ottenere l'ok (ma anche il nulla osta di Borsa Italiana) entro metà ottobre.

Ad aspettare l'avvio dell'operazione ci sarà soprattutto da EI Towers, la società nel settore delle infrastrutture di rete fondata da Alessandro Falciai e ora di proprietà di Mediaset, che avrebbe l'occasione per entrare nel capitale della società che gestisce le torri della Tv pubblica. Tra gli altri potenziali soggetti interessati ci sono anche gli operatori di telefonia e gli spagnoli di Abertis, molto attivi nel business delle torri.

SHARE