Risanamento e Lendlease in partnership per Santa Giulia. Lazard e Rothschild advisor

Sarà Risanamento, attraverso le controllate Milano Santa Giulia, MSG Residenze, a gestire lo sviluppo e i lavori del progetto Milano Santa Giulia.

Dopo 48 ore di trattative, i vertici della società, affiancati dall’advisor Lazard, hanno infatti raggiunto con i detentori del progetto, gli australiani di Lendlease, assistiti da Rothschild, un’intesa di “development agreement” per procedere con la realizzazione dei 400mila metri quadrati di Slp (superficie lorda di pavimento) sui quali si distribuiranno residenze (50%), uffici (30%) e spazi commerciali (20%) nell’area sud di Milano.

Per Lazard hanno agito il deputy ceo Igino Beverini, il managing director Giacomo Liberti (nella foto) con i director Sergio Martinelli e Cecilia Garavaglia.

Rothschild ha lavorato con un team guidato dal managing director Alessio De Comite con il supporto del director Nicola Ceccarelli.

L’operazione, nel dettaglio, prevede lo sviluppo in partnership dei cosiddetti Lotti Nord attraverso la realizzazione di un progetto di medio-lungo periodo – con durata in linea alla durata della convenzione urbanistica da stipularsi con il Comune di Milano (10 anni, salvo successive eventuali proroghe) – che prevede di suddividere le aree interessate dall’accordo in 12 macro unità, ossia aggregazioni convenzionali di lotti funzionali.  Lendlease procederà allo sviluppo della singola area e quindi fino al termine dei lavori la proprietà dei terreni resterà di Risanamento, che sarà chiamata di volta in volta a bonificare e urbanizzare i terreni in questione. Al trasferimento di ogni lotto Lendlease rifonderà a Risanamento le spese per le bonifiche.

Parallelamente verranno realizzate le opere di urbanizzazione (sia quelle di carattere generale, a cura di MSG, sia quelle a servizio delle singole Macro Unità, a cura di Lendlease).

L’operazione prevede complessivamente ricavi per un potenziale di oltre 2 miliardi di euro per tutta la durata dello sviluppo immobiliare, condizionati all’andamento del mercato, e costi di realizzazione tra opere private e pubbliche per circa 1,2 miliardi di euro escluso il valore del terreno.

Per diventare efficace, però, l’accordo deve sottostare al verificarsi di una serie di condizioni, tra le quali l’approvazione della variante al Masterplan chiesta al Comune – e che potrebbe arrivare nell’arco di 12/18 mesi – e l’effettivo sostegno delle banche finanziatrici del gruppo Risanamento (le banche principali azionisti della società sono per il 48,88% Intesa Sanpaolo, per il 19,56% Unicredit, per il 9% la Banco Bpm), anche attraverso il reperimento di nuova finanza per sostenere i costi relativi alle attività di bonifica e alle opere di urbanizzazione generale, che verranno successivamente rimborsati da Lendlease, con importo concordato man mano che lo sviluppo immobiliare procede.

Noemi

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