Rothschild & Co. con Edison nella vendita di Edison Exploration and Production
Assistita da Rothschild & Co., Edison ha firmato un accordo con Energean Oil and Gas per la vendita del 100% di Edison Exploration and Production (E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale).
Il team che ha seguito l’operazione è formato da Alessandro Bertolini Clerici (nella foto), managing director, Marco Ricciotti, director, Tommaso Bricola, assistant director.
Il prezzo dell’operazione, approvata dal consiglio di amministrazione 3 luglio scorso, è stato determinato sulla base di un enterprise value pari a 750 milioni di dollari, ed è previsto un corrispettivo aggiuntivo di 100 milioni all’avvio della produzione del giacimento di gas di Cassiopea in Italia. Inoltre, Edison avrà diritto a royalties associate a ulteriori potenziali sviluppi in Egitto che porterebbero il valore aggregato vicino a 1 miliardo. L’operazione include anche il trasferimento all’acquirente dei futuri obblighi di decomissioning e comporterà una svalutazione di 400-500 milioni di euro a bilancio, alla luce delle evoluzioni intervenute nel primo semestre 2019, in particolare sul piano regolamentare e in termini di andamento dello scenario di mercato del brent e del gas, e delle condizioni contrattuali.
In questo senso, il cda si è riservato di svolgere adeguati approfondimenti sulla struttura del capitale di Edison con lo scopo di valutarne la possibile eccedenza rispetto alle esigenze di garanzia, considerando che l’operazione determinerà l’uscita da un ambito di attività fortemente capital intensive, caratterizzato da elevata volatilità e rischi maggiori rispetto alle altre attività strategiche di Edison. Ciò nella prospettiva di un’eventuale riduzione del capitale ordinario in misura tale da consentire il ripianamento sia delle perdite pregresse sia di quelle che risulteranno dal bilancio 2019.
A Edison Exploration and Production fanno capo tutte le attività, i titoli minerari e le partecipazioni societarie del settore idrocarburi in Italia e all’estero di Edison. In particolare, Edison E&P ha un portafoglio di circa 90 licenze in nove Paesi nel Mediterraneo e nel Nord d’Europa corrispondenti a una produzione in quota di 49mila barili al giorno (al 31 dicembre 2018), e impiega 282 risorse.
Le risorse finanziarie derivanti da questa operazione sosterranno il piano di sviluppo strategico di Edison che “prevede investimenti assai significativi in Italia nel triennio 2019-2021 destinati, prevalentemente, allo sviluppo di capacità di generazione da fonti rinnovabili e gas, nonché al rafforzamento della presenza della società sul mercato dei clienti finali e dei servizi di efficienza energetica”, si legge nel comunicato.
L’obiettivo strategico che si pone la società è quello di produrre entro il 2030 il 40% della propria energia da fonti rinnovabili e un target di emissioni pari a 0,26 kilogrammi di CO2 a kilowattora prodotto. In questo modo, Edison contribuisce fattivamente alla transizione energetica mettendo a disposizione del Paese un mix di fonti di generazione bilanciato, in grado di garantire la sicurezza e la flessibilità del sistema energetico nazionale.
Edison, con 91 centrali idroelettriche (di cui 53 mini-idroelettriche), 45 campi eolici e 65 impianti fotovoltaici, ha in Italia una capacità installata di 1.900 megawatt nelle fonti rinnovabili con oltre 4.000 gigawattora di energia elettrica prodotti nel 2018 (21% della produzione totale di energia elettrica della Società, di cui 3.000 gigawattora da impianti idroelettrici e 1.000 gigawattora da campi eolici).
Il closing dell’operazione è previsto entro la fine del 2019 ed è soggetto alle approvazioni necessarie per questo tipo di operazioni, tra cui quella del ministero dello Sviluppo Economico.