Sator chiede discontinuità per ePrice e presenta la lista per il nuovo cda

Sator Private Equity Fund, attraverso il veicolo indirettamente controllato Arepo BZ, titolare del 20% delle azioni ordinarie di ePrice, quotata allo Star di Borsa Italiana dal 2015, e secondo azionista dopo Paolo Ainio (attuale presidente e amministratore delegato), ha depositato le proprie liste di candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della società, nell’assemblea ordinaria convocata per il prossimo 16 aprile.

Il fondo guidato da Matteo Arpe (nella foto), spiega una nota, ha deciso di presentare le liste in quanto “allo stato si ritiene necessaria una discontinuità strategica”. In particolare, “si identifica come prioritaria per ePRICE la ricerca di soluzioni di crescita esterna, in Italia e all’estero, non escludendo alcuna opzione, ivi comprese l’acquisizione di altre realtà, l’aggregazione con altri operatori o la cessione di attività”.

La strategia “stand alone” non appare coerente con lo sviluppo del mercato di riferimento, sostiene il fondo azionista.

In cda sono stati dunque proposti Moshe Sade Bar (Presidente), Francesca Sabatini, Francesca Luchi, Serenella Rossano, Giorgio Gabrielli, Mariano Carozzi e Giacomo Garbuglia, mentre nel Collegio Sindacale figurano Giorgio Amato (Presidente e sindaco effettivo), Francesca Marchiori (sindaco effettivo) e Sonia Ferrero (sindaco supplente).

ePrice (fino al dicembre 2016 Banzai) è fra i primi portali dell’e-Commerce in Italia. Dopo la cessione della divisione Vertical Content di Banzai Media a Mondadorie di Saldiprivati al gruppo francese Showroomprivé nel febbraio 2017, ePRICE si è focalizzata unicamente sul mercato e-Commerce della tecnologia dove opera oggi con il sito www.eprice.it, dove vengono venduti prodotti e servizi correlati al mondo della famiglia digitale e della casa. L’azienda inoltre possiede un network di circa 130 punti di consegna e ritiro fisico dei prodotti ordinati online (Pick&Pay) e ha sviluppato una piattaforma di marketplace aperta a venditori esterni.

La società però non versa in condizioni fantastiche seppur in miglioramento. Nel 2018 il gruppo ha registrato un fatturato pari a 164,4 milioni di euro, in diminuzione del 12,2% rispetto ai 187,3 milioni contabilizzati nel precedente esercizio. La società aveva precisato che la dinamica delle vendite del 2018 è stata influenzata dalla transizione al Marketplace delle categorie a bassa marginalità e dalla nuova politica commerciale atta ad aumentare la marginalità delle vendite, ottimizzando gli investimenti in marketing, soprattutto nel Paid Traffic.

L’Ebitda e l’Ebit hanno ridotto il saldo negativo rispettivamente del 42,2% a 8,8 milioni e del 23,3% a 17,5 milioni. ePrice ha infine chiuso il periodo in esame con un perdita netta in calo del 40,8% a 14,6 milioni (contro i 24,74 milioni rilevati a fine 2017). Dal lato della situazione patrimoniale la liquidità netta si è attestata a 6,7 milioni, in diminuzione di 14,6 milioni rispetto a fine 2017.

Per quanto riguarda le attese sul 2019 il management prevede un aumento del fatturato compreso fra il 5% e il 10%, attraverso al consolidamento della leadership sulle categorie core, all’ottimizzazione dell’offerta dei servizi e alla crescita del Marketplace. Allo stesso tempo il margine operativo lordo dovrebbe migliorare, per arrivare a livelli più o meno uguali al pareggio. La posizione finanziaria netta dovrebbe invece rimanere praticamente invariata.

Noemi

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