Space4 con Lazard porta Guala Closure in Borsa
Space4 spa, la Spac quotata sul Miv dallo scorso dicembre raccogliendo 500 milioni, e promossa da Sergio Erede, Gianni Mion (nella foto), Roberto Italia, Carlo Pagliani ed Edoardo Subert, ha trovato la sua target in Guala Closures, il gruppo attivo a livello mondiale nella produzione di chiusure di sicurezza per liquori, vino, olio e aceto, acqua e bevande e prodotti farmaceutici, che torna così in Borsa dopo il delisting nel 2008.
All’operazione parteciperà anche il fondo Peninsula Capital che insieme Space4 compreranno circa l’80% del capitale sociale della società target che verrà incorporata nella spac. L’assemblea degli azionisti di Space4 chiamata ad approvare la business combination e la fusione è stata convocata il 28 maggio prossimo.
Peninsula diventa così il maggior investitore istituzionale nella Business Combination con una partecipazione economica superiore al 7% del capitale sociale di Guala Closures. Peninsula si è inoltre impegnata ad acquistare le azioni ordinarie Space4 per le quali sarà esercitato il diritto di recesso e che non saranno acquistate dai soci Space4 fino a un controvalore massimo complessivo di 10 milioni di euro (cosiddetto accordo di back-stop).
Nell’operazione, Space4 è stata affiancata da Lazard.
Il team dell’azienda, guidato dall’amministratore delegato Marco Giovannini, manterrà la propria partecipazione in Guala Closures e a seguito della fusione verrà a detenere, indirettamente, una partecipazione che gli garantirà di esercitare diritti di voto nella società post fusione per circa il 24% dei diritti di voto. Quanto ai fondi attualmente azionisti di Guala (aPriori, NB Renaissance eSwanCap), manterranno una quota complessiva del 3% del capitale della società post-fusione.
Il gruppo, che ha sede a Spinetta Marengo in Piemonte in provincia di Alessandria, oggi è controllato al 100% da GCL Holdings sca, che a sua volta è controllato dai private equity aPriori Capital Partners e NB Renaissance Partners e partecipato in minoranza dai manager.
L’asta per la vendita di Guala Closures si era aperta alla fine dell’estate 2017 e all’epoca si diceva che i fondi azionisti volessero valorizzare la società oltre un miliardo di euro, sulla base di multipli di 9-11 volte l’ebitda atteso per il 2017, visto a 110 milioni. Gli advisor di Guala, Credit Suisse e Barclays, erano arrivati a una short-list tra i pretendenti fra i quali c’erano la cordata Edizione Holding- Goldman Sachs, il private equity francese Astorg, Amcor Corporation e Onex Corporation. Alla fine invece Space4 ha avuto la meglio, valutando tra l’altro la società per oltre un miliardo, se si considera un equity value di 504 milioni più il debito finanziario netto di 555 milioni a fine settembre.
Guala Closures, fondata nel 1954, oggi opera in 5 continenti con 27 insediamenti produttivi e una struttura commerciale presente in oltre 100 paesi. Nel 2017 ha registrato 535 milioni di euro di fatturato, in crescita del 7% sul 2016, con un ebitda margin stabilmente superiore al 20% negli ultimi dieci anni.
I capitali conferiti a Guala Closures tramite la business combination saranno destinati al rafforzamento della struttura patrimoniale della società, mediante il rifinanziamento dell’indebitamento di Guala Closures con una struttura più flessibile e funzionale agli obiettivi di crescita della società.