Ubi e Arietti & Partners portano in Svezia i farmaci di Primm Pharma

Ubi Banca, con l’head of m&a Giorgio Chirivì, ha assistito l’azienda italiana Primm Pharma acquisita dal gruppo svedese Xbrane, azienda farmaceutica specializzata nella commercializzazione di farmaci generici complessi di largo consumo.

Il deal è stato strutturato da M&A International, con la boutique Arietti & Partners, con il partner Marco Vismara (nella foto), il senior analyst Carlomaria Tavecchia e la head of research Maria Cristina Lisi, che ha agito per l’Italia e Avantus, con Adel Koubaa, per la Svezia.

L’accordo offre a Xbrane un potenziale fatturato annuo pari a 10 milioni di dollari.

Primm Pharma è specializzata nello sviluppo e nella produzione di formulazioni farmaceutiche per iniezioni a lento rilascio e ha un portafoglio attualmente composto da cinque candidati biogenerici a lento rilascio. Il prodotto di punta, Spherotide, sarà principalmente utilizzato per il trattamento del cancro della prostata e dell’endometriosi e sarà disponibile nei mercati emergenti a partire dalla metà del 2017.

L’acquisizione di Primm Pharma estende l’attuale portafoglio di Xbrane a 8 candidati per lo sviluppo e riflette l’obiettivo dell’azienda: portare i biogenerici e i biosimilari con prezzi accessibili a pazienti affetti da malattie critiche nei mercati meno sviluppati. Xbrane stima che il mercato combinato per i farmaci originali, a cui si rivolge il portafoglio di generici complessi dell’azienda, è di circa 10 miliardi di dollari e, come primo passo, all’inizio di questo mese ha firmato un accordo con Pooyesh Darou per l’introduzione di Spherotide nel mercato mediorientale. 

Noemi

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