Via giacca e cravatta, Goldman Sachs apre allo stile casual del ceo-dj

Andare al lavoro in jeans e t-shirt si può, anche se fai parte del team della più prestigiosa banca d’affari degli Stati Uniti, la Goldman Sachs. Il gigante della finanza americana e mondiale ha definitivamente eliminato l’obbligo di completo e cravatta, aprendo alla rivoluzione del casual dress-code. L’idea è del ceo David Solomon (nella foto), che dell’informalità ha fatto la sua cifra stilistica.

Classe 1962, Solomon è alla guida dell’istituto da ottobre 2018 e certamente ha escluso smoking e tight quando veste i panni di disk jockey, il suo principale e più famoso hobby, quando calca i palchi delle dancefloors con lo pseudonimo da dj D-Sol (per ascoltare le sue compilation su SoundCloud)

Una mossa che strizza l’occhio ai millennials impiegati nella banca, ma che segue la linea del suo stile casual che lo premiò quando, nel 2007, riuscì ad aggiudicarsi l’incarico di seguire la quotazione della società Lululemon, specializzata nell’abbigliamento per lo yoga: si presentò alla riunione finale in tuta e maglietta, insieme a una platea di manager concorrenti ingessati nei completi tradizionali.

La parola d’ordine è “flessibilità”: i lavoratori della Goldman Sachs potranno presentarsi nella mise in cui più si sentono a loro agio, ma non manca qualche vincolo. Nella nota interna che ha mandato ai circa 36mila dipendenti, viene esplicitato che si confida nel fatto che tutti sappiano «quali sono gli abiti appropriati sul luogo di lavoro», e comunque la tenuta informale deve essere riservata alle giornate di lavoro che non prevedono incontri o appuntamenti con persone esterne al team: «L’abbigliamento casual non è appropriato tutti i giorni e per ogni occasione e confidiamo che voi valutiate per il meglio ogni volta al riguardo».

Una rivoluzione dei costumi, è proprio il caso di dirlo, dovuta, secondo Solomon, «alla natura mutevole dei luoghi di lavoro in generale a favore di ambienti più informali».

Noemi

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