Borsa Italiana, Lseg tratta in esclusiva con Euronext-Cdp. Milano centrale nei piani

London Stock Exchange Group (Lseg) ha avviato un negoziato esclusivo con Euronext per la cessione del gruppo Borsa Italiana.

Con una breve nota, dunque, la società a cui fanno capo il listino azionario italiano e Mts, piattaforma di scambio di obbligazioni, annuncia che il gruppo paneuropeo, almeno per il momento, ha superato la concorrenza di Deutsche Boerse e Six.

Lseg precisa che non vi è certezza sull’esito del negoziato e che “la vendita potenziale dipenderà dall’esito dell’esame della Commissione Ue della transazione con Refinitiv.

Con un comunicato separato, Euronext e Cdp Equity confermano di aver avviato negoziazioni in esclusiva con Lseg.

Ricordiamo che, nel processo, Euronext è  affiancata come advisor finanziari da Mediobanca e JP Morgan mentre Cdp da Massimo Pappone di Lazard.

La settimana scorsa Euronext e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) hanno confermato di aver siglato una partnership per presentare un’offerta per il gruppo Borsa Italiana. Al consorzio si è unita, con una piccola partecipazione, Intesa Sanpaolo.

I DETTAGLI DEL PIANO EURONEXT-CDP,  ALL’ITALIA LA PRESIDENZA DEL GRUPPO

Euronext e Cdp precisano che “non può esserci alcuna certezza che l’operazione venga portata a termine”, ma sottolineano che “l’aggregazione proposta… creerebbe un operatore leader nei mercati dei capitali dell’Europa continentale. Questo progetto di trasformazione posizionerebbe il nuovo gruppo per realizzare l’ambizione di proseguire nella creazione dell’infrastruttura dell’Unione dei mercati dei capitali in Europa, sostenendo al contempo le economie locali. L’Italia, attraverso Borsa Italiana, diventerebbe il principale contributore in termini di ricavi del gruppo Euronext post aggregazione. In qualità di nuovo Paese rilevante all’interno del modello federale di Euronext, l’Italia sarebbe presente con propri rappresentanti italiani a livello della governance di gruppo di Euronext, fra gli azionisti di riferimento, nel supervisory board, nel managing board e nel college of regulators (collegio dei regolatori) che vigila sulle attività del gruppo Euronext”.

Il piano dei potenziali acquirenti prevede che Cdp Equity e Intesa Sanpaolo sottoscrivano “un aumento di capitale riservato”, con l’acquisizione da parte della prima di una partecipazione “in linea con quelle detenute dai principali azionisti di riferimento di Euronext e avendo un rappresentante nel supervisory board di Euronext. Un secondo candidato italiano verrebbe proposto come membro indipendente del supervisory board e diventerebbe il presidente del gruppo risultante dall’aggregazione”.

Consob, secondo il piano di Euronext e Cdp, “sarebbe invitata a far parte del college of regulators di Euronext, diventando parte dell’attività di supervisione dell’entità risultante dall’aggregazione, pari passu con gli altri regolatori europei, con una presidenza a rotazione semestrale. L’attività di vigilanza diretta di Borsa Italiana rimarrebbe invariata, consentendo a Consob e Banca d’Italia di continuare a regolare direttamente le attività di Borsa Italiana, che “manterrebbe le funzioni, la struttura e le relazioni attuali all’interno dell’ecosistema italiano, conservando la propria identità italiana e i suoi punti di forza”.

L’amministratore delegato di Borsa Italiana entrerebbe a far parte del managing board di Euronext. L’amministratore delegato di Mts si unirebbe al managing board esteso, “insieme agli altri leader delle grandi business unit e delle principali funzioni centrali di Euronext, assumendo responsabilità dell’attività di fixed income trading per l’intero gruppo”.

Nella nota Euronext insiste sul fatto che le specificità del mercato italiano verrebbero preservate nella società paneuropea. “Il gruppo risultante dall’aggregazione”, recita il comunicato, “rafforzerebbe Borsa Italiana quale principale piazza finanziaria per la quotazione e il trading in Italia e continuerebbe a sviluppare i suoi programmi per facilitare l’accesso al finanziamento azionario per le imprese, con un’attenzione specifica alle pmi”. Inoltre, “le attività chiave e le funzioni centrali del nuovo gruppo avrebbero sede a Milano e Roma”. Non solo: “La leadership dell’area Finanza del gruppo verrebbe stabilita a Milano”.

Mts “diventerebbe il centro di eccellenza europeo del gruppo per il trading a reddito fisso. Cassa di Compensazione e Garanzia sarebbe la clearing house all’interno del gruppo risultante dall’aggregazione e diventerebbe un pilastro fondamentale della strategia post-trade del gruppo Euronext risultante dall’aggregazione”. Inoltre, Monte Titoli “diventerebbe il più grande centro depositario del gruppo Euronext”.

Noemi

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