Atlantia avvia processo di cessione o quotazione Aspi. Gli advisor finanziari

Atlantia ha avviato formalmente il processo di dismissione della partecipazione in Autostrade per l’Italia (Aspi), date le difficoltà di interlocuzione con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). L’operazione, si legge in un comunicato, assumerà due possibili forme: vendita dell’intera quota dell’88% del capitale tramite processo competitivo o, in alternativa, scissione parziale e proporzionale e conferimento del 55% e del 33% del capitale nella neo-costituita Autostrade Concessioni e Costruzioni, con successiva quotazione a Piazza Affari.

Il processo di dual track, precisa Atlantia, non è rivolto esclusivamente a Cdp, bensì anche ad altri investitori istituzionali; detto questo, però, fra le condizioni sospensive vi è l’atto transattivo siglato da Aspi e dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel luglio scorso. La decisione di aprire due strade è conseguenza “delle difficoltà emerse nelle interlocuzioni con Cdp, fermo restando l’auspicio che queste possano essere quanto prima superate”.

Nella partita, gli advisor finanziari di Atlantia e Aspi sono Mediobanca, JP Morgan e Merrill Lynch. Cdp si avvale della consulenza di Citi e UniCredit.

L’assemblea degli azionisti che esaminerà il progetto di scissione sarà convocata per il 30 ottobre prossimo.

In caso di acquisto dell’88% del capitale, il compratore sarà tenuto ad acquistare anche il restante 12% del capitale di Aspi.

L’altra strada passa attraverso la quotazione di Autostrade Concessioni e Costruzioni (Acc), società neocostituita, previa scissione parziale e proporzionale di Atlantia in favore di Acc del 55% del capitale sociale di Aspi e conferimento in natura da parte di Atlantia di una partecipazione pari al 33,06% del capitale della concessionaria autostradale. In conseguenza di queste operazioni, i soci di Atlantia deterranno una quota del capitale di Acc pari al 61,86%, mentre Atlantia deterrà il 38,14%, quota destinata – sempre nel
contesto di un processo competitivo – a terzi investitori.

Per effetto della scissione ciascun azionista di Atlantia verrà a detenere due titoli quotati distinti, un’azione Atlantia e un’azione di Acc. Agli azionisti di Atlantia saranno assegnati titoli Acc in misura proporzionale a quelli detenuti al momento della scissione. L’assegnazione avverrà in ragione di un’azione Acc per ogni azione Atlantia posseduta.

L’operazione annunciata da Atlantia è subordinata a una serie di condizioni sospensive, tra cui la rinuncia del governo a esercitare il golden power, l’autorizzazione del concedente, ovvero del ministero dei Trasporti, il via libera degli obbligazionisti della holding e di Aspi, la liberazione di Atlantia dagli obblighi di Aspi nei contratti di finanziamento, il rimborso integrale del finanziamento soci, nonché via libera delle autorità antitrust.

Noemi

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