Aspi, arriva l’offerta di Cdp-Blackstone-Macquarie. Atlantia insoddisfatta. Gli advisor

Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), insieme a Blackstone Infrastructure Partners (Blackstone) e Macquarie Infrastructure and Real Assets (Macquarie), ha presentato un’offerta dell’88,06% di Autostrade per l’Italia (Aspi) detenuto da Atlantia. Quest’ultima, però, ha fatto sapere di non essere soddisfatta delle condizioni economiche proposte, pur dandosi tempo sino al 27 ottobre per continuare a negoziare. Resta fissata, almeno per il momento, l’assemblea della holding, che il 30 ottobre potrebbe votare l’avvio del processo di quotazione di Aspi.

Nella partita, gli advisor finanziari di Atlantia e Aspi sono Mediobanca, JP Morgan e Bank of America-Merrill Lynch (che agisce con un team guidato dal country head Antonino Mattarella – nella foto). Cdp si avvale della consulenza di Citi e UniCredit. Lazard è al fianco di Blackstone e Macquarie si avvale della consulenza di Deutsche Bank.

Con un paio di giorni di ritardo rispetto alla scadenza dell’esclusiva concessa da Atlantia, dunque, è arrivata l’offerta attesa dal gruppo guidato dall’amministratore delegato Fabrizio Palermo, affiancato da due big internazionali.

L’operazione, si legge in un comunicato, “prevede anche la sottoscrizione di un term sheet volto a disciplinare i principali termini e condizioni e gli assetti di governance di una società di nuova costituzione partecipata da Cdp Equity quale primo azionista, Blackstone e Macquarie, che sarà utilizzata per la realizzazione dell’investimento”.

Il consorzio proporrà ad Atlantia “la sottoscrizione, entro il 28 ottobre, di un memorandum of understanding tra tutte le parti che disciplini in dettaglio i principali termini e condizioni dell’operazione”. Dalla firma del MoU, per circa dieci settimane, le società offerenti effettueranno la due diligence, “ad esito della quale potranno rapidamente finalizzare un’offerta finale per l’acquisto della partecipazione in Aspi”. D’altro canto, il consorzio guidato da Cdp si attende che il cda di Atlantia rinvii l’assemblea per la scissione, attualmente convocata per il 30 ottobre. Come è noto, infatti, stante le difficoltà a trovare un’intesa con Cdp in linea con i desideri del governo, Atlantia il 24 settembre scorso aveva avviato un processo di dual track.

La struttura di investimento definita da Cdp, Blackstone e Macquarie “consente l’ingresso di
altri investitori istituzionali, in particolare italiani”.

Nella serata di martedì è arrivata la risposta del cda di Atlantia, che, preso atto dell’offerta ricevuta – sottolineando, peraltro, che è giunta in ritardo rispetto alla scadenza del periodo di esclusiva -, ha affermato di valutare “i termini economici e le relative condizioni allo stato non ancora conformi e idonei ad assicurare l’adeguata valorizzazione di mercato della partecipazione”.

Detto ciò, Atlantia “ha deliberato di proseguire comunque le interlocuzioni con Cdp e i co-investitori sino al 27 ottobre e di riconvocarsi per il prossimo 28 ottobre al fine di valutare un’eventuale nuova offerta vincolante”.

Noemi

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