Anthilia, il Fei investe 40 milioni nel terzo fondo di debito
Il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) investimento 40 milioni di euro in Anthilia BIT III, il fondo di private debt istituito da Anthilia Capital Partners e Banca Akros quale arranger a novembre 2018.
Il veicolo raggiunge così una disponibilità complessiva di circa 200 milioni di Euro, vale a dire oltrepassa la metà dell’obiettivo di raccolta di 350 milioni entro il 2020.
L’impegno del Fei, annunciato in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione fra gli altri di Pier Luigi Giliber, ceo del Fei, e Giuseppe Castagna, numero uno di Banco Bpm, rientra in un programma di investimento chiamato “Private Credit Tailored for SMEs” che combina risorse del Piano Juncker e del FEI per 1 miliardo di euro complessivi, destinati all’investimento diretto e indiretto (tramite lo strumento di copertura) in fondi di debito diversificati in Europa. L’intervento mira a mobilizzare circa 4 miliardi di finanziamento alternativo non bancario per le PMI e le piccole Mid-cap europee.
Anthilia BIT III è un fondo chiuso di private debt riservato ad investitori qualificati che investe in strumenti di debito, prevalentemente emissioni obbligazionarie di PMI residenti in Italia, e ha durata massima di 10 anni. Nel dettaglio, il veicolo Investe in pmi caratterizzate da stabilità dei flussi di cassa, orientamento all’esportazione, governance solida e trasparente, management stabile e credibile, struttura dei costi flessibile. Gli strumenti in portafoglio sono principalmente titoli di debito con scadenza a breve e medio termine e un rating non inferiore a B+ o equivalente. Il fondo tipicamente si concentra sulle PMI che hanno un fatturato compreso tra 20 e 200 milioni di Euro e requisiti patrimoniali e reddituali particolarmente solidi: un bacino potenziale di 4.950 imprese attive nel tessuto produttivo dell’intero Paes
Il FEI, parallelamente all’investimento nel fondo, si riserva la possibilità di fornire uno strumento di copertura a beneficio dei nuovi sottoscrittori che ne faranno richiesta fino ad un massimo del 50% dei rispettivi investimenti, con un plafond complessivo di circa 20 milioni di Euro. Tale copertura del rischio rappresenta un ulteriore strumento concepito dal FEI per supportare un maggior coinvolgimento degli investitori istituzionali minori nei fondi di debito italiani. In particolare gli operatori bancari e assicurativi, che potranno beneficiare in questo modo di una riduzione dell’assorbimento patrimoniale.
“A sei anni dal debutto del nostro primo fondo, Anthilia BIT III rappresenta la nostra terza iniziativa dedicata al private debt e focalizzata sul tessuto delle PMI italiane, un segmento nel quale siamo riusciti ad affermarci guadagnando una posizione di leadership con oltre 400 milioni di Euro di investimenti originati e circa 420 milioni di Euro di commitment raccolto” commenta Giovanni Landi, vicepresidente esecutivo di Anthilia Capital Patrners.