Ad Amco 270 milioni di crediti deteriorati di Creval

Amco, la ex sga e bad bank del Banco di Napoli guidata da Marina Natale (nella foto), si aggiudica anche i crediti deteriorati di Creval, affiancata da Rothschild & Co.

Rothschild & Co ha agito come advisor di Creval con un team composto da Fabio Palazzo (Managing Director, Head of FIG Italy),  Alessandro Fustinoni (Director), Paola Brambilla (Director), Alessandro Perini (Assistant Director), Andrea La Bruna (Analyst) e Federico Gudese (Analyst)

Il portafoglio, ceduto pro soluto, ha un valore lordo di bilancio di circa 270 milioni di euro, prevalentemente verso clientela corporate, ed è composto per circa il 60% da posizioni classificate come sofferenze e per circa il 40% unlikely to pay (UTP).

L’operazione, conclusa in esito ad una procedura competitiva, conferma ulteriormente l’obiettivo di Amco di una crescita sostenibile che fa leva sulle economie di scala, all’interno di un mercato altamente competitivo. Amco tra l’altro aveva già realizzato un’operazione di cessione con Creval lo scorso 12 marzo per l’acquisto di circa 177 milioni di crediti in sofferenza secured.

Nelle scorse settimane inoltre la società, controllata da ministero dell’Economia, aveva anche stipulato un accordo per la gestione di 8 miliardi di crediti di Banca Monte dei Paschi di Siena (leggi la notizia) e di 500 milioni di crediti di Banca Popolare di Bari.

Contestualmente Creval ha firmato altri accordi con MBCredit Solutions (Gruppo Mediobanca) e Italian NPL Opportunities Fund II, (il cui advisor è Eidos Partners) per la cessione pro-soluto di altri due portafogli di crediti deteriorati, di cui quello a Mediobanca per 102 milioni, che sommati a quello ceduto ad Amco hanno un valore nominale di circa 400 milioni di euro. L’operazione, con valore lordo contabile pari a circa 300 milioni, consentirà di portare l’Npe ratio al 6,4% con una riduzione di 200 p.b. rispetto al 31 marzo 2020.

Complessivamente sono state cedute circa 7.000 posizioni, rappresentate da crediti prevalentemente verso clientela corporate.
L’operazione fa seguito a quelle realizzate nella prima parte dell’esercizio 2020 e consente di raggiungere in anticipo gli obiettivi di cessione di NPE previsti nel Piano Industriale.

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