Astaldi, via libera al concordato in continuità. Gli advisors in campo

Il tribunale di Roma ha ammesso Astaldi alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale diretta, ritenendo il piano e la proposta concordataria, conformemente all’offerta irrevocabile ricevuta da Salini Impregilo, attuabile nei termini e con le modalità proposte.

Prende, dunque, corpo il primo tassello del Progetto Italia, il riassetto del settore delle costruzioni messo in cantiere da Salini Impregilo con Cdp.

Per la redazione della proposta concordataria, Astaldi è stata assistita dagli advisor Enrico Laghi (nella foto), studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners – Gop, studio Annoni, studio Di Gravio, EY Advisory e Rothschild & Co.

Il tribunale di Roma, inoltre, ha autorizzato Astaldi a contrarre nuova finanza in prededuzione funzionale a supporto delle esigenze finanziarie sino all’omologa, per un massimo di 125 milioni e linee di firma per un massimo di 384 milioni.

Il tribunale, infine, ha fissato l’udienza per la convocazione dei creditori e il relativo voto per il 6 febbraio prossimo, indicando il termine di 90 giorni da oggi per la comunicazione ai creditori del decreto di ammissione.

Noemi

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