Banco BPM emette Additional Tier 1 per 400 milioni. Le banche del collocamento

Banco BPM ha emesso uno strumento perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a 400 milioni di euro, destinato agli investitori istituzionali.

Citi e Goldman Sachs hanno agito in qualità di global coordinators e joint bookrunners, insieme a Banca Akros, Barclays, BNP Paribas, UBS e Mediobanca in qualità di joint bookrunners. Barclays ha agito con un team formato da Riccardo Abbona (managing director, head of DCM RSG Italy & Greece – nella foto), Rosario Lo Forti (vice president) e Pierluigi Di Dona (analyst).

I titoli, emessi alla pari, pagano una cedola fissa semestrale, non cumulativa, pari al 6,50% e potranno essere richiamati dall’emittente a partire dal 19 gennaio 2026 e successivamente ogni sei mesi.

In caso di non richiamo, si legge in un comunicato dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna, la nuova cedola a tasso fisso sarà determinata sommando lo spread originario al tasso mid swap in euro a cinque anni, da rilevarsi al momento della data di ricalcolo, e resterà fissa per i successivi cinque anni (fino alla successiva data di ricalcolo).

Inoltre, il titolo prevede il meccanismo di riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 del gruppo scendesse al di sotto del 5,125%.

Gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono principalmente asset manager (70%),
hedge funds (16%) e banche (10%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra cui Regno Unito col 44% e la Francia con l’11%) e dell’Italia (31%).

Noemi

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