Covivio apre Wellio, spazio di co-working. Il futuro dell’ufficio è flessibile

Flessibile, modulabile, dotato di tutti i servizi, chiavi in mano. E’ lo spazio di pro-working Wellio, che Covivio ha aperto in un antico palazzo neoclassico, completamente ristrutturato (con un investimento di circa 15 milioni di euro), situato in via Dante 7, nel centro di Milano.

Wellio, operativo da fine agosto, è stato presentato nel corso di un incontro con la stampa. Ne avevamo parlato sul numero di Mag 145 di MAG, nell’intervista all’amministratore delegato Italia di Covivio, Alexei Dal Pastro (nella foto di copertina).

Il concept Wellio – che ha già cinque siti operativi in Francia, di cui tre a Parigi, uno a Bordeaux e uno a Marsiglia -, ha spiegato Dal Pastro, “nasce dall’ascolto dei bisogni espressi dai principali tenant di Covivio, e combina le competenze di Covivio nel settore alberghiero e in quello degli uffici, concentrando in un unico immobile un’esperienza di alto livello”.

Su oltre 4.700 metri quadri di superficie, Wellio Milan Dante offre 400 postazioni di lavoro, con uffici privati personalizzabili in termini di design e dotazioni, postazioni di coworking in aree condivise, sale riunioni e aree per eventi di diverso tipo. I clienti dispongono di uffici pronti all’uso e hanno accesso a tutte le aree comuni a disposizione: bar, rooftop con vista Duomo, ristorante, gestito da Foorban, cucine ai piani, corte interna con divani e sedute, sala palestra, biblioteca, phone box, lounge. Sono  inclusi accesso 24 ore su 24, servizio di reception e concierge dal lunedì al venerdì, internet fibra ad alta velocità, stampanti, scanner.

Dal Pastro ha detto che, dopo circa un mese dall’apertura, gli spazi di Wellio Milan Dante sono occupati per oltre il 60%, “ci avviciniamo al 70%”. Tra i tenant già presenti ci sono la filiale italiana di Astellas, multinazionale farmaceutica giapponese, Dermalogica, brand di skincare californiano del gruppo Unilever Prestige, e Moody’s.

Wellio collabora con partner innovativi e startup, ovvero Foorban, TopLife Concierge e Sofia Locks.

L’immobile, che ha classe energetica A, punta a ottenere la certificazione Leed Gold e WiredScore.

Wellio, ha affermato Dal Pastro, “può essere parte della risposta alla pandemia sugli uffici”. L’obiettivo è mettere a disposizione dei clienti “un ambiente abilitante al lavoro, creare le condizioni ideali per lavorare, una sorta di mix tra hotel e ufficio”. E, nello stesso tempo, dare vita a “una community”, consentire a chi lavora di fare networking.

“Non ci siamo posti l’obiettivo di fare concorrenza agli spazi di co-working”, ha precisato Dal Pastro, “ma vogliamo fornire una soluzione flessibile ai clienti che già abbiamo”, ovvero la grandi corporate. E’ probabile, infatti, che una conseguenza a lungo termine del Covid-19 sarà una maggiore flessibilità nel lavoro; da qui la necessità per le grandi aziende di avere anche, non solo, spazi “plug-and-play” come Wellio. L’evoluzione dell’ufficio, pronostica il numero uno di Covivio in Italia, si muoverà lungo tre assi: “L’headquarter resterà, anche se con spazi rivisti”; il lavoro da casa “sarà parte dell’organizzazione aziendale”; infine, “uffici flessibili, spazi abilitanti al lavoro”.

Si tratta di un’offerta che il manager ha definito “premium”, quindi più costosa di uno spazio di co-working puro (si parla di una media di 800 euro al mese per ogni postazione), ma, ha aggiunto, a conti fatti (considerando le varie spese e la location), la soluzione “è più conveniente di un affitto tradizionale”. Qui il periodo minimo di affitto è di un mese, ma i tenant attuali hanno firmato contratti che vanno da un anno e mezzo a tre anni. Peraltro, Dal Pastro, partendo da quanto sta accadendo a Parigi, ha detto di vedere in prospettiva “una contaminazione dell’offerta tradizionale di uffici” da parte di Wellio. Il format “si sta evolvendo”, ha aggiunto, “c’è un continuo affinamento”.

La risposta a questa prima apertura a Milano è talmente positiva che Covivio sta già pensando di aprire un secondo Wellio, sempre a Milano e sempre in centro: “Posso solo dire che sarà qua vicino”, ha anticipato Dal Pastro.

Noemi

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