Gvs approda a Piazza Affari a 8,15 euro per azione, domanda sei volte l’offerta. Gli advisor

Sfidare il mare in tempesta e uscirne in modo brillante. Il gruppo emiliano Gvs ha messo la chiglia in acqua quando i mercati erano squassati dai marosi provocati dalla diffusione del coronavirus Covid-19. E ha portato la nave ad approdare nel porto di Piazza Affari, salutata da vento in poppa e cielo limpido.

Il collocamento istituzionale di azioni Gvs si è concluso ieri sera e ha conseguito una domanda pari a sei volte l’offerta, attestandosi a oltre 3,4 miliardi. Il prezzo dell’ipo è stato fissato in 8,15 euro per azione, quasi il massimo della forchetta indicativa (7-8,3 euro).

Nell’ambito dell’offerta, Goldman Sachs International e Mediobanca agiscono in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Mediobanca è anche sponsor per l’ammissione a quotazione delle azioni sul Mta.

Lazard, con un team guidato dal managing director Alessandro Foschi (nella foto). agisce in qualità di advisor finanziario della società. Alirahealth opera come independent
strategic advisor.

Venerdì 19 giugno, dunque, Gvs esordirà con una capitalizzazione di 1,426 miliardi.

Le caratteristiche dell’offerta erano state già comunicate; in caso di esercizio integrale dell’opzione greenshoe, il flottante di Gvs sarà pari al 40% circa del capitale. Escludendo la greenshoe, l’operazione ha generato 81,5 milioni dalla quota in aumento di capitale e 416 milioni dalla componente di azioni in vendita, incassate dall’azionista Gvs Group, che si metterà in tasta 489 milioni complessivi in caso di esercizio integrale della greenshoe.

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