Nexi compra merchant acquiring di Intesa Sanpaolo. Gli advisors del deal

Nexi acquisisce l’attività di merchant acquiring di Intesa Sanpaolo per un miliardo di euro, siglando contestualmente una partnership che prevede l’ingresso nel capitale della società guidata da Paolo Bertoluzzo della banca con una quota del 9,9%, partecipazione valutata 653 milioni.

Nexi è stata assistita da Mediobanca come lead advisor finanziario, che ha agito con un team composto da Francesco Canzonieri (nella foto), Francesco Rossitto e Serena MontaltoBofA Securities ha svolto il ruolo di advisor finanziario. PwC, advisor per la due diligence finanziaria e contabile, ha agito con un team coordinato dal partner Matteo D’Alessio e composto da Roberto Milanesi, Sebastiano Erba, Katerina Kyriakidou e Maria Beatrice FacchiniKPMG ha affiancato Nexi per gli aspetti fiscali.

L’advisor finanziario di Intesa Sanpaolo è Ubs.

Rothschild & Co ha assistito Mercury UK HoldCo Limited, azionista di riferimento di Nexi, nell’accordo con Intesa Sanpaolo, con un team composto da Irving Bellotti (global partner), Fabio Palazzo (managing director, head of FIG Italy), Alessandro Fustinoni (director), Genta Hysi (assistant director), Federico Seu (associate), Federico Gudese (analyst) e Gianmarco Trapasso (analyst).

L’acquisizione, si legge nel comunicato di Nexi, riguarda il ramo d’azienda costituito da circa 180mila esercenti, che hanno generato in un anno, da ottobre 2018 a settembre 2019, un volume di transazioni complessivo di 66,2 miliardi circa. A fronte del conferimento dell’attività di merchant acquiring Intesa Sanpaolo riceverà azioni di nuova emissione di una controllata di Nexi, che saranno acquistate da quest’ultima per cassa.

Con un accordo separato ma connesso alla partnership, Mercury UK HoldCo Limited ha concordato la cessione a Intesa Sanpaolo del 9,9% del capitale della paytech, “senza diritti di governance connessi”. Il comunicato della banca guidata da Carlo Messina precisa che il 9,9% di Nexi viene valutato 653 milioni.

Per quanto riguarda la paytech, l’operazione genererà nel 2020 un aumento dell’ebitda di circa 95 milioni e un incremento high teens del cash eps a partire dal 2020.

L’acquisizione verrà finanziata interamente tramite ricorso ad indebitamento finanziario, portando il rapporto net debt/ebitda atteso a circa 3,4 volte a fine del 2020. Nexi conferma l’obiettivo di riduzione del rapporto a 2,0-2,5 volte, nel medio lungo termine.

L’accordo prevede anche una partnership di durata ultraventennale per la commercializzazione e la distribuzione: Intesa Sanpaolo “promuoverà e distribuirà ai clienti le soluzioni tecnologiche e i servizi innovativi sviluppati da Nexi con meccanismi che consentono un allineamento d’interessi sulla base di performance targets definiti. Contestualmente è stata estesa l’attuale partnership industriale nei servizi di issuing e Atm acquiring con Intesa Sanpaolo, avviata con l’acquisizione di Setefi nel 2016”.

La nota di Intesa Sanpaolo sottolinea che Nexi diventa “il partner esclusivo” della banca nell’acquiring.

Intesa Sanpaolo motiva l’operazione con le “crescenti esigenze di investimenti” e le “economie di scala necessarie per operare efficientemente nel settore in un contesto competitivo di dimensioni internazionali, mantenendo una quota di partecipazione alle significative prospettive di crescita dell’attività stessa”.

Nel 2018, precisa la banca l’attività ceduta ha generato proventi operativi netti per circa 74 milioni di euro, un risultato della gestione operativa di circa 72 milioni e un utile netto di circa 48 milioni.

Intesa Sanpaolo, una volta perfezionata l’operazione, iscriverà a bilancio una plusvalenza netta di circa 900 milioni di euro, “che potrebbe non riflettersi interamente sull’utile netto se nel corso del prossimo anno dovessero essere individuate allocazioni idonee al rafforzamento della redditività sostenibile.

Noemi

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