Octo Telematics recluta le banche e punta a Wall Street

Ad accompagnare la società ci sarebbe un pool di banche estere di alto livello, quali Credit Suisse, Citigroup, Bank of America Merrill Lynch e JPMorgan Chase. Così Octo Telematics, società romana che sviluppa e gestisce soluzioni telematiche veicolari, dai servizi di sicurezza e assistenza per il veicolo e la persona, sarebbe pronta per sbarcare nella Borsa di New York.

L’operazione sarebbe concretamente allo studio ed è ancora top secret. In ballo ci sono grandi cifre: la società capitolina punta infatti a una valutazione di oltre 2 miliardi di dollari e dal collocamento verrebbero raccolti circa 350 milioni di dollari. Un’impresa che appare possibile perché Octo Telematics è crescita molto ed è diventato un riferimento per il suo settore negli Stati Uniti, dove l’Ipo diventa dunque una logica conseguenza. La Octo Telematics, guidata dal ceo Fabio Sbianchi (nella foto), ha infatti la parternità di un tipo di «scatola nera» per automobili e moto, un apparecchio grande come un pacchetto di sigarette, che permette alle compagnie di monitorare i sinistri degli assicurati, consentendo dunque sostanziosi risparmi ai gruppi assicurativi.

Oggi con questa tecnologia, di cui detiene il brevetto e con il 45% del mercato mondiale , Octo ha 3 milioni e mezzo di clienti in diversi paesi del mondo: dalla Cina fino al Regno Unito e poi in India, Brasile ma soprattutto negli Stati Uniti dove la tecnologia italiana è stata adottata da 7 compagnie Usa.

La società romana oggi fa capo alla conglomerata russa Renova Group, holding dell’oligarca, assai vicino a Vladimir Putin, Viktor Vekselberg, ceduta quasi due anni fa a Renova dal fondo Charme della famiglia Montezemolo .

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