Poste Italiane deposita il filing per la quotazione

Poste Italiane Spa ha presentato a Borsa Italiana domanda di ammissione alla quotazione sul Mercato telematico azionario (Mta) e a Consob richiesta di autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta pubblica di vendita (Opv).

È quanto si legge in una nota della società guidata da Francesco Caio (nella foto), dove si ricorda che UniCredit, Banca Imi, Citigroup, Merrill Lynch e Mediobanca sono coordinatori dell’offerta globale e joint bookrunners. Mediobanca è anche responsabile del collocamento e sponsor.

Gli altri joint bookrunners sono Credit Suisse, Goldman Sachs, J.P.Morgan, Morgan Stanley e Ubs. Rothschild e Lazard sono gli advisor finanziari.

L’offerta globale riguarda il 40% della società, suddiviso in un’offerta pubblica (retail) pari al 30% e un’offerta istituzionale (70%) estesa anche negli Stati Uniti, con una soglia del 5% al possesso azionario, e dovrebbe partire a metà ottobre, con incentivi per le azioni riservate ai dipendenti e per il pubblico retail.

È prevista infatti anche una quota riservata ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane, spiega il Mef, il quale si impegna a integrare a questo proposito il prospetto nelle prossime settimane.

Una volta ricevute l’approvazione del prospetto e l’ammissione alla quotazione, entrambi attesi per la prima decade di ottobre, si prevede che, in presenza di adeguate situazioni di mercato, l’offerta possa essere lanciata a metà dello stesso mese, per concludersi nell’arco delle due settimane successive.

Intanto il prossimo cda di Poste dovrebbe riunirsi il 10 o l’11 settembre per cooptare il sostituto di Antonio Campo Dall’Orto e procedere alla composizione dei tre comitati. Nel precedente cda il cfo Luigi Ferraris ha lasciato a un suo collaboratore l’incarico di dirigente preposto ai documenti contabili.

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