Pool di banche nel bond di Cvc da 1,28 miliardi
CVC Capital Partners si prepara a emettere il bond per finanziare l’acquisizione del controllo di Recordati dalla famiglia, annunciata lo scorso luglio.
Attraverso il veicolo Rossini Acquisition, il fondo guidato in Italia da Giampiero Mazza (nella foto) ha infatti avviato un roadshow, che terminerà giovedì, per il lancio di un bond in due tranche da 1,28 miliardi di euro senior secured, una a 7 anni con opzione call a partire dal terzo anno e a tasso fisso e l’altra sempre a 7 anni con opzione call dopo il primo anno e a tasso variabile.
Global coordinator e joint book dell’operazione sono Deutsche Bank, Credit Suisse e Jefferies; joint book sono UniCredit, Banca Imi, Credit Agricole-Cib, Natixis, Societe Generale e Ubi.
Standard&Poor’s ieri ha assegnato il rating preliminare “B”, con outlook stabile, a Rossini Acquisition sarl e ai suoi titoli senior secured con scadenza al 2025.
Il corrispettivo dell’operazione è di circa 3 miliardi di euro – pagati per circa 2,3 miliardi al closing dell’operazione e per 750 milioni in strumenti finanziari di debito subordinati di lungo termine – che implica un prezzo di 28 euro per ciascuna azione dell’azienda farmaceutica e una sua valorizzazione pari a 5,85 miliardi.
A fornire parte del finanziamento per l’acquisizione, avvenuta in consorzio tra Cvc con il fondo VII e PSP Investments e StepStone, sono state Deutsche Bank, Credit Suisse, Jefferies e Unicredit.
L’accordo è condizionato unicamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni antitrust. Dopo averle ottenute, al closing dell’operazione, gli investitori dovranno lanciare un’offerta pubblica di acquisto totalitaria rivolta a tutti gli azionisti di minoranza.
Recordati ha chiuso il primo semestre 2018 con 696,1 milioni di euro di ricavi (+6,9% dal primo semestre 2017), un ebitda di 260 milioni (+16,1%) e un debito finanziario netto di 556,4 million, in aumento di 174,7 million da fine 2017, dopo il buyback azionario da 169,8 milioni e la distribuzione di dividendi per 87,1 million e dopo l’acquisizione di Natural Point srl per 75 milioni. S&P’s si aspetta che il gruppo chiuda quest’anno con un ebitda di 475-480 milioni e che arrivi a 505 milioni nel 2019.