Snam emette transition bond per 750 milioni, Rendimento record. Le banche
Snam ha emesso un transition bond in due tranche, per complessivi 750 milioni di euro, a fronte di una domanda pari a 2,5 miliardi (3,3 volte l’offerta).
L’emissione complessiva per entrambe le tranche, rivolta agli investitori istituzionali, ha raggiunto un picco di oltre tre volte l’offerta. La cedola annua della prima tranche da 500 milioni è pari allo 0%, con un prezzo re-offer di 100,198% (corrispondente a uno spread di 37 punti base sul mid swap di riferimento, ridotto rispetto all’indicazione iniziale di 60 punti base). La cedola annua della seconda tranche di 250 milioni di euro è pari allo 0,75%, con un prezzo re-offer di 103,545% (corrispondente a uno spread di 50 punti base sul mid swap di riferimento, ridotto rispetto all’indicazione iniziale di 70 punti base).
Il collocamento è stato organizzato e diretto, in qualità di joint bookrunners, da Banca IMI,
Barclays, BBVA, BofA Merrill Lynch, Citi, Goldman Sachs, JP Morgan, Mediobanca, Mizuho, Morgan Stanley e Société Générale. Barclays ha agito con un team formato da Riccardo Abbona (managing director, nella foto), Carlo Baronio (director) e Andrea De Vivo (associate).
E’ la prima volta che Snam scende sotto zero con un’emissione bond fixed. Si tratta del rendimento più basso mai ottenuto da una corporate italiana (battuto il precedente record di Acea, fissato qualche settimana fa).
I proventi dell’emissione verranno utilizzati per finanziare progetti nella transizione energetica, i cosiddetti Eligible Projects, come definiti nel Transition Bond Framework pubblicato il 9 giugno 2020.
Le obbligazioni saranno quotate alla Borsa del Lussemburgo.