Nexi rinnova il cda in vista dell’Ipo. Valutazione a 7 miliardi

In preparazione alla quotazione all’Mta di Borsa Italiana, che dovrebbe avvenire in questa prima metà dell’anno, Nexi rinnova il consiglio di amministrazione che guiderà il gruppo dei sistemi di pagamento verso Piazza Affari.

L’assemblea degli azionisti di Nexi Spa ha nominato Marinella Soldi e Luisa Torchia come nuovi membri del consiglio di amministrazione della società composto così da Michaela Castelli, in qualità di presidente, Paolo Bertoluzzo (nella foto), confermato amministratore delegato, Luca Bassi, Giuseppe Capponcelli, Francesco Casiraghi, Simone Cucchetti, Federico Ghizzoni, Robin Marshall, Jeffrey David Paduch, Antonio Patuelli, Maurizio Mussi oltre che le due nuove entrate.

“Con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione si conclude un’importante fase del processo di trasformazione avviato negli scorsi anni sotto la presidenza di Franco Bernabe’, che ha fornito un apporto straordinario nella costruzione di Nexi” riporta una nota della società.

L’assemblea ha anche nominato anche i membri del Collegio Sindacale, Piero Alonzo quale Presidente, Marco Giuseppe Zanobio e Mariella Tagliabue quali sindaci effettivi e Tommaso Ghelfi e Andrea Carlo Zonca, quali sindaci supplenti e contestualmente ha conferito a PwC l’incarico per la revisione legale a partire dall’esercizio in corso.

Come noto, Nexi, gruppo nato dall’unione dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari e Cartasì e posseduto da un consorzio di private equity: Bain Capital, Advent e Clessidra, sta preparando l’iter di presentazione agli analisti finanziari del consorzio di collocamento, finalizzata alla successiva predisposizione e pubblicazione da parte di questi ultimi delle ricerche.

La società dovrebbe essere valutata per oltre 7 miliardi di euro, pari a 14-15 volte l’ebitda e in linea con i multipli espressi dal settore dei sistemi di pagamento digitali. Al lavoro ci sono i cinque global coordinator (Banca Imi, Bofa-Merrill Lynch, Credit Suisse, Goldman Sachs e Mediobanca) e gli otto i bookrunner (Barclays, Citi, Hsbc, UniCredit, Banca Akros, Ubi Banca, Mps e Ubs).

Contestualmente la società ha incaricato Merrill Lynch di studiare una fusione con Sia, anch’essa tra i leader italiani dei pagamenti, che si avvale di Jp Morgan. Lo studio del matrimonio è in corso, resta da capire se avverrà prima o dopo l’Ipo.

Nexi ha chiuso il 2017 con proventi operativi per circa 856 milioni di euro e un utile netto di oltre 79 milioni.

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