UniCredit, Cnh Industrial, Iren: pioggia di bond sul mercato. Le banche coinvolte
Il mercato del debito corporate è ripartito in quarta. Incuranti dei timori riguardanti una seconda ondata del coronavirus Covid-19 e, più in generale, dell’impatto di medio termine sull’economia della pandemia, le emissioni di bond procedono a ritmo serrato. Nelle ultime 24 ore hanno bussato con successo alle porte del mercato UniCredit, Cnh Industrial e Iren. Aggiungendosi alla pattuglia di banche e imprese (tra le altre, Intesa Sanpaolo, Bper Banca, Italgas, Igt e Luxottica) che hanno messo sul mercato debito nelle ultime settimane.
BOND TIER 2 PER UNICREDIT
Partiamo da UniCredit. La banca guidata da Jean Pierre Mustier ha emesso uno strumento subordinato di tipologia Tier 2, destinato a investitori istituzionali, per un totale di 1,5 miliardi di dollari .
I titoli hanno una scadenza a quindici anni e prevedono la possibilità di un solo richiamo anticipato, dopo il decimo anno, alla pari, previa autorizzazione da parte dell’autorità di vigilanza. Le obbligazioni pagano una cedola fissa in dollari pari al 5,459% l’anno per i primi dieci anni, corrisposta su base semestrale, equivalente a uno spread in euro pari a 475 punti base sul tasso dello US Treasury a dieci anni. Se non richiamate dall’emittente, la cedola verrà rideterminata in base al tasso dello US Treasury a cinque anni, maggiorato di uno spread pari a 475 punti base.
Bank of America-Merrill Lynch, Citigroup, JP Morgan, HSBC, Morgan Stanley, Toronto Dominion e UniCredit Bank AG hanno curato il collocamento nel ruolo di joint bookrunner.
La domanda, pari a 5,5 miliardi di dollari, ha consentito a UniCredit di ridurre la guidance iniziale di 510 punti base ai 475 punti base definitivi.
BOND DA 600 MILIONI PER CNH INDUSTRIAL
Nonostante l’impatto devastante del lockdown sul settore automotive, anche Cnh Industrial ha trovato acquirenti per un’emissione di debito, nello specifico un prestito obbligazionario a tre anni dell’importo nominale di 600 milioni di dollari. Il bond è stato emesso da parte della controllata Cnh Industrial Capital, la società che, nell’ambito dei servizi finanziari globali del gruppo, opera sul mercato nordamericano.
JP Morgan Securities, NatWest Markets Securities, Societe Generale e Wells Fargo Securities hanno svolto il ruolo di joint book-running manager e rappresentanti degli underwriter dell’offerta. Banca Imi, Credit Agricole Securities e UniCredit Capital Markets hanno agito come joint book-running manager dell’offerta.
La cedola è stata fissata all’1,950% e il prezzo di emissione al 99,370%. Il bond scadrà il 2 luglio 2023. Si tratta di un titolo senior unsecured, con interessi semestrali.
IREN COLLOCA BOND A 10 ANNI DA 500 MILIONI
Iren, infine, ieri ha collocato un bond decennale di 500 milioni di euro.
L’operazione di collocamento è stata curata da Banca IMI, Goldman Sachs, Mediobanca e UniCredit in qualità di active bookrunner. BBVA, Credit Suisse, Société Générale e Ubi Banca hanno agito come passive bookrunner.
I titoli, che scadono l’1 luglio 2030, pagano una cedola lorda annua pari all’1% e sono stati collocati a un prezzo di emissione pari al 98,144%. Il tasso di rendimento lordo effettivo a scadenza è pari all’1,198%, corrispondente ad un rendimento di 135 punti base sopra il tasso midswap a dieci anni. Il bond sarà quotato a Dublino.
“L’operazione ci permette di mantenere una solida liquidità, rafforzando la struttura finanziaria e ridurre ulteriormente il costo del debito in un contesto di forte volatilità e quindi di far fronte ai futuri fabbisogni finanziari derivanti dagli investimenti previsti e dalle opportunità di sviluppo derivanti da operazioni di M&A”, ha dichiarato Massimiliano Bianco, amministratore delegato di Iren.