Intesa-Ubi, Bper aumenta a 532 le filiali che comprerà. E ottiene un ulteriore sconto
Bper Banca ha aumentato a 532 il numero di filiali che acquisirà dal gruppo Intesa Sanpaolo se quest’ultima porterà a buon fine l’offerta pubblica di scambio sulle azioni di Ubi Banca. Il gruppo guidato da Alessandro Vandelli (nella foto), dunque, risponde ai rilievi preliminari dell’autorità garante della concorrenza e del mercato, ma non si spinge sino ad acquistare quei 600-650 sportelli che, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbero consentito a Intesa Sanpaolo di spianare la strada che porta a Ubi. E dunque, se ci si basa sui rilievi dell’Antitrust, il deal resta a rischio.
Con un doppio comunicato, Bper e Intesa hanno reso noto di aver rivisto l‘accordo sottoscritto il 17 febbraio scorso. Rispetto alle 400-500 filiali originariamente indicate, il gruppo emiliano si è detto pronto ad acquisirne 532, riunite in un ramo d’azienda “composto da depositi e raccolta indiretta da clientela stimati, rispettivamente, in circa 29 miliardi e 31 miliardi, e da crediti netti stimati in circa 26 miliardi.
Nell’ambito dell’operazione Bper è assistita da Rothschild & Co, BofA Securities e Citigroup in qualità di advisor finanziari.
L’accordo integrativo “prevede che gli impieghi addizionali rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, stimati pari a circa 4,5 miliardi, saranno costituiti esclusivamente da impieghi in bonis”.
Bper, inoltre, ha ottenuto da Intesa Sanpaolo un ulteriore sconto sul prezzo, dato che il calcolo per la determinazione degli asset è fissato in misura pari al minore importo tra:. 0,55 volte il valore del Common Equity Tier 1 del ramo e 78% del multiplo implicito riconosciuto da Intesa Sanpaolo per il Common Equity Tier 1 di Ubi.
L’assemblea dei soci di Bper il 22 aprile scorso ha approvato un aumento di capitale fino a 1 miliardo per finanziare l’acquisizione.
La banca emiliana sottolinea che l’acquisizione degli asset consentirà di migliorare il ratio lordo di non performing exposures all’8,4% (dati al 31 marzo scors0) e di poter stimare un Cet1 ratio fully loaded consolidato pro-forma pari al 12,5% a fine anno.