Nexi presenta domanda di quotazione. In Borsa ad aprile

Nexi prosegue l’iter di quotazione a Piazza Affari e presenta la domanda a Borsa Italiana, compiendo un ulteriore passo di quella che probabilmente sarà l’Ipo più grande del 2019. L’operazione è prevista per i primi giorni di aprile.

La società dei pagamenti guidata da Paolo Bertoluzzo (nella foto) dovrebbe mettere sul piatto il 30-40% delle azioni, pari a 2,7 miliardi di euro, un flottante formato in parte da titoli di nuova emissione, per un controvalore compreso tra 600 e 700 milioni, e in parte con la vendita di azioni da parte degli attuali azionisti, cioè i fondi di private equity Advent, Bain Capital e Clessidra. L’Ipo di Nexi potrebbe dunque avere una valutazione attorno ai 7 miliardi di euro. Nel contesto dell’offerta è inoltre prevista la concessione di un’opzione greenshoe.

Nell’operazione BofA Merrill Lynch, Banca IMI, Credit Suisse, Goldman Sachs e Mediobanca agiranno in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner, mentre Banca Akros, Barclays, Citigroup, HSBC, MPS Capital Services, UBI Banca, UBS Investment Bank e Unicredit Corporate & Investment Banking agiranno in qualità di joint bookrunner. Banca IMI e Akros agiscono inoltre in qualità di sponsor ai fini della quotazione mentre Evercore agisce in qualità di advisor finanziario.

Nell’ambito del contratto di finanziamento, inoltre, Banco BPM agisce in qualità di IPO Credit Facilities Coordinator, mentre UBI Banca agisce in qualità di IPO rating advisor.

I proventi derivanti dall’aumento di capitale, spiega la società in una nota, saranno utilizzati principalmente per ridurre l’indebitamento finanziario: la società al 31 dicembre 2018 ha una posizione finanziaria netta proforma di 2,418 miliardi, per un rapporto di 5,7 volte l’ebitda e l’obiettivo è quello di raggiungere alla fine del 2019 un rapporto compreso tra 3 e 3,5 volte.

Quanto alla crescita, il Consiglio di Amministrazione di Nexi ha recentemente approvato il piano industriale 2019/2023 in cui il gruppo punta a raggiungere un aumento nel medio termine dei Ricavi Netti a un tasso annuo composto in un intervallo compreso tra il 5% e il 7% e una crescita nel medio termine dell’EBITDA normalizzato a un tasso annuo composto in un intervallo compreso tra il 13% ed il 16%. EBITDA Normalizzato atteso per l’esercizio 2019 di circa 490 milioni, corrispondente a un tasso di crescita annuo in linea con la parte alta dell’intervallo

Dopo la quotazione, Nexi prevede anche di realizzare progressivamente nel medio-lungo periodo una misurata politica dei dividendi con un dividend pay-out ratio target compreso tra il 20% e il 30% degli utili distribuibili.  La crescita sarà sia organica sia per linee esterne, anche a livello europeo, considerando il consolidamento che sta conoscendo il settore a livello internazionale: secondo alcune previsioni, fra qualche anno, potrebbero competere a livello mondiale solo 4-5 grandi piattaforme di pagamenti e  uno degli obiettivi degli azionisti è proprio quello di quotare Nexi per partecipare al processo di consolidamento del settore dei pagamenti, che sta avendo luogo a livello europeo.

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