Nexi, via libera alla fusione con Nets, nasce un colosso del paytech. Gli advisor finanziari

Semaforo verde alla fusione di Nets in Nexi, che segue l’integrazione di Sia nel gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo e dà vita al numero uno tra i gruppi paytech in Europa.

Dall’integrazione, si legge in un comunicato, sono attese sinergie cash ricorrenti pari a circa
170 milioni di euro annui a regime, in aggiunta ai circa 150 milioni stimati per la fusione con Sia. Il nuovo gruppo a partire dal 2022 sarà in grado di distribuire un dividendo per azione cash di oltre 25% superiore a quello assicurato agli azionisti dalla sola Nexi.

Nexi e Nets avevano siglato un accordo per negoziare in esclusiva il 2 novembre scorso.

Nexi è assistita da Hsbc, che è già stata advisor della società anche nell’integrazione con Sia, dalla boutique CenterviewBofA Securities e Goldman Sachs.

Bain&Co e Alix hanno svolto il ruolo di advisor industriali. PwC ha ricoperto il ruolo di advisor per la due diligence finanziaria e contabile.

Il comitato per le operazioni con parti correlate di Nexi è assistito da Lazard e da Gabriele Villa come advisor finanziari.

Nets è assistita da Credit Suisse e JP Morgan come lead financial advisors, con Deutche Bank e Morgan Stanley come additional financial advisorsErnst & Young si è occupata della due diligence finanziaria e contabile e degli aspetti fiscali.

Mercury UK – la holding che riunisce gli azionisti di riferimento di Nexi, ovvero Bain Capital, Advent International e Clessidra – è affiancata da Mediobanca, con un team formato da Francesco Canzonieri (nella foto), Francesco Rossitto e Serena Montalto, e da Barclays, che ha agito con un team  formato da Enrico Chiapparoli (Italy country manager),  Renato Di Monta (head of FIG Italy), e Rodolfo Pambianco (vicepresident).

Nasce una realtà da circa 2,9 miliardi di ricavi e1,5 miliardi di ebitda su base aggregata pro-forma stimati al 31 dicembre 2020, incluse sinergie a regime. La fusione viene realizzata interamente in azioni, sulla base di multipli enterprise value/ebitda equivalenti, per una
valutazione implicita di Nets pari a circa 7,8 miliardi in termini di enterprise value e circa 6 miliardi di equity value.

Nets attualmente fa capo a un consorzio di fondi di private equity guidato da Hellman & Friedman.

L’operazione prevede l’emissione di 406,6 milioni di nuove azioni  Nexi a favore degli azionisti di Nets, risultante in una quota di azionariato pro-forma del 31% una volta completata anche l’integrazione di Sia. Gli attuali azionisti di Nexi avranno una quota di azionariato pro-forma pari al 48% al termine del processo di aggregazione delle tre realtà. Nel dettaglio, al closing di entrambe le fusioni con Nets e Sia, Cdp deterrà una quota nell’entità pro-forma del 17%,
Hellman & Friedman del 16%, Advent International & Bain Capital del 10%, Mercury UK del 10%, Intesa Sanpaolo del 5%, Gic del 3% e il flottante sarà pari a circa il 38%.

Il consiglio di amministrazione del nuovo gruppo sarà presieduto da Michaela Castelli, attuale
presidente di Nexi e guidato da Bertoluzzo. L’attuale group ceo di Nets, Bo Nilsson, diventerà membro non-esecutivo del cda di Nexi e assumerà la carica di presidente di Nets. Hellman & Friedman nominerà anche un altro membro del cda completamento dell’operazione.

Noemi

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