UniCredit colloca bond additional Tier1 per 1,25 mld. I joint bookrunner

UniCredit ha collocato un’emissione di strumenti additional Tier 1 destinata a investitori istituzionali per un totale di 1,25 miliardi di euro.

Bnp Paribas, Citi, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Santander e UniCredit Bank hanno curato il collocamento nel ruolo di joint bookrunner.

L’emissione, si legge in un comunicato della banca guidata da Jean Pierre Mustier (nella foto), è di tipo non-cumulative temporary write-down deeply subordinated fixed rate resettable notes.

UniCredit “ha deciso di procedere con l’operazione allo scopo di continuare a rafforzare la propria base di capitale, cogliendo la finestra di mercato particolarmente positiva”. Da inizio anno, in effetti, diverse società (in particolare banche) hanno emesso bond.

La cedola è stata fissata a 3,875%, la più bassa mai pagata da una G-Sib per uno strumento AT1 in euro. Oltre cinquecento investitori istituzionali hanno presentato domanda per il titolo, in prevalenza fondi (70%) e banche (25%). Il bond è stato allocato prevalentemente a soggetti britannici (21%), seguiti da francesi (20%), svizzeri (12%), asiatici (12%) e italiani (10%).

Il trigger del 5,125% sul common equity tier1 (Cet1) prevede che, qualora il coefficiente scenda al di sotto di tale soglia, il valore nominale dei titoli sarà ridotto temporaneamente dell’importo necessario a ripristinarne il livello, tenendo conto anche degli altri strumenti con caratteristiche similari e stesso livello di subordinazione.

I titoli sono perpetui e possono essere richiamati dall’emittente, soggetto al rispetto dei requisiti regolamentari applicabili, il 3 giugno 2027 e successivamente ad ogni data di pagamento cedola.

Noemi

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